Giovedì 22 luglio 2021 alle ore 21,15 presso la Rotonda a Mare di Senigallia si è tenuto lo spettacolo musicale – teatrale “Alla ricerca del Vello d'oro”, organizzato dall’Associazione Musica Antica e Contemporanea, in collaborazione con il Comune di Senigallia e con la Fidapa BPW Italy di Senigallia. Il recital si compone di diverse parti che si alternano e si intrecciano a parti recitate e musicali; a rendere affascinante la figura di Medea è la partecipazione della danzatrice (e fidapina) Giulia Ricci che esalta le caratteristiche del personaggio. Tutti i personaggi e le situazioni sono sottolineate e accompagnate da lite-motiv musicali composti appositamente dal M° Roberta Silvestrini, utilizzando una scrittura e degli effetti semplici ed immediati, volti a riprodurre gli antichi modelli sonori della civiltà greca antica; a sottolineare ancora di più il contesto sarà l’uso degli strumenti come il flauto, il corno, l’arpa, le percussioni e le voci volte a rappresentare gli ambienti e i personaggi del testo. Lo spettacolo prevede la partecipazione di tre voci recitanti, con gli attori Anna Annibali, Alessio Messersì e Mauro Pierfederici inoltre le melodie saranno affidate alle voci dell’ensemble ridotto del Coro S. Giovanni Battista di Senigallia. L’ensemble strumentale è composto al flauto Elena Solai, al corno Luca Delpriori, all’arpa Letizia Cerasa, alle percussioni Giacomo Sebastianelli, suoni e rumori a cura di Loris Brunelli, la direzione è a cura del M° Roberta Silvestrini. Nel I e II di Apollonio Rodio si descrive il viaggio degli Argonauti guidati dal principe Giasone, verso la Colchide, sul Mar Nero. Dopo un breve proemio contenente l'invocazione ad Apollo e l'esposizione dell'antefatto, segue un secondo proemio con la tradizionale invocazione alla Musa ed il catalogo degli Argonauti, su imitazione dell'esordio di Omero nell'Iliade. Il III libro è interamente incentrato sulla figura di Medea, che per amore, impiega le sue arti di maga e rende possibile la vittoria di Giasone. Si apre con un terzo proemio contenente l'invocazione a Erato, musa della poesia d'amore; subito dopo la dea Afrodite invia il figlio Eros a Medea perché si innamori di Giasone. Così accade: l'eroe, grazie ad un filtro magico procuratogli da Medea, riesce ad aggiogare due tori spiranti fuoco e a sconfiggere i guerrieri nati dai denti di serpente seminati sul campo di battaglia. Nel IV libro è descritto l'episodio della conquista del vello d'oro e del ritorno degli eroi.
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